di Thomas Saglia
Italia, 2019, 75’
Andrea vive la sua vita fatta di una routine molto serrata, di solitudine e di arte. Nel tentativo di lasciare un segno, vediamo Andrea indaffarato nel realizzare quadri da donare a tutta la città. Entreremo quindi nel suo mondo, fatto di regole e tempi diversi, dove arte e immaginazione si mescolano fino a confondersi. Andrea ha sempre vissuto nel mito di Michelangelo, suo idolo e fonte di ispirazione, e all’ombra della religione. Per questo motivo sente che, per essere completo, anche lui deve avere la sua cappella sistina da affrescare. Osvaldo (Paolo Uccello) ha forse trovato una possibilità per far sì che questo sogno si realizzi, ma la strada per i due sarà dura. Andrea dovrà fare i conti con le proprie difficoltà relazionali, dovute sia al passato difficile, ma soprattutto al proprio modo di vedere il mondo, che sembra quasi magico e naif così come lo è la sua pittura; Osvaldo dovrà invece fare i conti con il mondo di Andrea e, accettare di farne parte anche lui come sua creatura, come parte della sua arte.