Durante i giorni del festival: dalle 18 alle 23
Nel mese di luglio: tutti i sabati, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Chiesa di Sant’Osvaldo
Oltre l’archivio. La memoria rivisitata
Mostre fotografiche di Claudia Corrent

 

Per te, per ricordarti spesso

Questo lavoro è il risultato di una ricerca con immagini di archivio, nata per indagare il senso delle identità private e collettive. Le foto narrano della mia storia familiare, dove è presente mia nonna, mia madre e mia zia, ma parlano anche di Doris e Mirta, donne nate e cresciute negli anni ’20 e ’40 che non ho conosciuto. Ho deciso di unificare le diverse storie creando nuove immagini, destrutturando le foto del passato, fondendole con paesaggi moderni e nuovi scenari, giocando con il significato della memoria. C’è una parola in ebraico chiamata Tikkun, che significa riparare, tornare indietro nel tempo, riparare cioè il mondo dagli errori commessi. Questo lavoro mira nell’impossibile condizione di sistemare le cose, unificare storie, cambiare il finale.

 

Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta

Come fare a rappresentare il tempo? La fotografia tenta sempre di immortalare qualcosa che è impossibile da fermare. Ogni fotografia è un Memento Mori e fare fotografie vuol dire partecipare alla vulnerabilità e alla mortalità, isolando un momento e attestando l’inesorabile finitudine dell’uomo. Queste immagini d’archivio, lavorate e acquisite con uno scanner e con un’applicazione tentano di rappresentare il fluire del tempo. Sono immagini di famiglia trovate in un archivio che mi è stato regalato, che tramite un movimento dello scanner acquisiscono nuove forme nelle quali si crea un’immagine completamente nuova.

Claudia Corrent

 

Il futuro non è più lo stesso

 

Claudia Corrent è fotografa freelance. Ha collaborato con la Repubblica, Der Spiegel, Courrier International e Die Zeit. Nel 2019 vince il primo artisti della Provincia autonoma di Bolzano, il premio Riaperture, il Capalbiofotofestival, nel 2018 vince il concorso “Debut” a Vilnius in Lituania ed è tra i finalisti del Premio Fabbri. L’attività espositiva comprende mostre personali e collettive a New York, San Francisco, Vilnius, Milano, Roma, Genova, Venezia. I suoi ambiti di interesse sono focalizzati verso la narrazione di storie legate a tematiche antropologiche/sociali e al rapporto tra l’uomo e l’ambiente. Ultimamente la sua ricerca si concentra sugli archivi e la memoria familiare.

 

© Claudia Corrent