Sabato 23 giugno ore 11 | Chiesa di Sant’Osvaldo
Musica
Claudio Rocchetti: Goldberg Variations
Deconstructing Bach

 

Attraverso una consueta varietà di tecniche, Rocchetti estende il suo approccio decostruttivo e la sua riflessione sulla formazione del tempo e della memoria al territorio che si situa tra composizione e performance, realizzando una interpretazione delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach: un’opera-monstre con la quale in molti si sono confrontati, finendo non di rado per passare dalla fascinazione all’ossessione.

«Se c’è una composizione che porterei con me indifferentemente all’inferno o in purgatorio è proprio questa e, come con tutte le cose che amo, non riesco a non plasmarle; la voglia di farle ancora più mie mi porta a lavorarci sopra, a mischiare il mio con il nostro e ad aggiungere altri strati e storie altre. Il rischio di rovinare la perfezione esiste ed è presente, ma non è forse questo parte del lavoro del musicista sperimentale?»
Claudio Rocchetti, 2017.

Il lavoro di Claudio Rocchetti è un profondo tuffo nella densità del suono, della quale indaga i meccanismi interni. Utilizzando una grande varietà di dispositivi come giradischi, cassette audio, campionatori, radio e microfoni, e spesso incorporando altri oggetti e strumenti tradizionali sia nei suoi live che nelle produzioni in studio, Rocchetti costruisce strutture dove il suono diventa pura materia, massa e impatto. I suoi “Oggetti musicali” sono caratterizzati da sfumature ipnotiche e costruiti in strati di detriti sonori. Dai ritmi techno alle melodie lente, da costruzioni spigolose a campioni di cori e archi, Rocchetti elabora strutture stratificate di elementi elusivi le cui fonti sono spesso nascoste, mettendo in scena un gioco di specchi sonori.