di Stephane Brizé
con Vincent Lindon, Mélanie Rover, Jacques Borderie, David Rey, Olivier Lemaire. Francia, 2018, 105’

Dopo aver promesso a 1100 operai che i loro posti di lavoro sarebbero stati salvi, i dirigenti di una fabbrica decidono improvvisamente di chiudere i battenti. Laurent (Vincent Lindon), uno degli operai, si batte in prima fila contro questa decisione. In guerra racconta la perdita del lavoro recuperando i linguaggi visivi dei canali news e dei social, entrando con la macchina da presa nelle stanze degli incontri e scontri tra le due parti. Una perfetta interazione tra Lindon e interpreti non professionisti al servizio di una sceneggiatura precisa che parla di rispetto dei patti.

 

Reencuentro, di Andrea Montanari (2016, 3’30”, musica di Mosè Chiavoni)

Il film nasce dalla manipolazione di materiale in pellicola 35 mm di vecchi trailer cinematografici. Con un’operazione di assemblaggio sono stati tagliati e rimontati su pellicola pezzi di film che hanno dato vita ad una sorta di “epifania onirica” del materiale preesistente. La narrazione viene definita da una “gestualità” interna che si sviluppa contestualmente al divenire musicale.