di Pablo Larraìn, Cile 2015, 98′
con Roberto Farías, Antonia Zegers, Alfredo Castro, Alejandro Goic

Chiusi in una casa isolata in una piccola città sul mare, quattro sacerdoti vivono insieme come in una insolita prigione per espiare i peccati commessi in passato. Vivono osservando un regime rigoroso sotto l’occhio vigile di una custode, quando la fragile stabilità della loro routine viene interrotta dall’arrivo di un quinto uomo, appena caduto in disgrazia, che porta con sé il suo passato oscuro. Larrain aggiunge un nuovo sconvolgente tassello alla sua personale ricostruzione della storia cilena.
Gran Premio della giuria al Berlino International Film Festival 2015.