DI ALBERTO FASULO CON MARCELLO MARTINI, MAURIZIO FANIN, CARLO BALDRACCHI, MIRKO ARTUSO, NILLA PATRIZIO, EMANUELE BERTOSSI ITALIA/ROMANIA, 2018, 103 MINUTI

IN COLLABORAZIONE CON TRENTINO FILM COMMISSION

Italia. Fine Cinquecento. La Chiesa Cattolica Romana, sen – tendosi minacciata nella sua egemonia dalla Riforma Prote – stante, sferra la prima sistematica guerra ideologica di uno Stato per il controllo totale delle coscienze. Il nuovo confessio – nale, disegnato proprio in questi anni, si trasforma da luogo di consolazione delle anime a tribunale della mente. Ascoltare, spiare e denunciare il prossimo diventano pratiche obbligato – rie; pena: la scomunica, il carcere o il rogo. Menocchio, vecchio e cocciuto mugnaio autodidatta di un piccolo villaggio sperdu – to fra i monti del Friuli, decide di ribellarsi. Ricercato per eresia, non dà ascolto alle suppliche di amici e famigliari e, invece di fuggire o patteggiare, affronta il processo. Non è solo stanco di soprusi, abusi, tasse, ingiustizie. In quanto uomo, Menocchio è genuinamente convinto di essere uguale ai vescovi, agli inqui – sitori e persino al Papa, tanto che nel suo intimo spera, sente e crede di poterli riconvertire a un ideale di povertà e amore